Olio Extravergine di oliva

Il nostro extravergine delicato di oliva taggiasca

Un condimento delicato

Siamo una piccola azienda agricola in un territorio di olivicoltura, il Ponente ligure patria dell’oliva taggiasca. Tutti di varietà taggiasca sono, non a caso, i circa 400 alberi del nostro oliveto. Da qui arriva il nostro olio extravergine delicato, realizzato dal raccolto 2022/23 con olive certificate bio.

L’olio è un condimento, è vero. Ma non è “solo” un condimento: è il re della cucina mediterranea! Con i suoi aromi, i sentori e la texture accompagna il cibo valorizzandolo e arricchendone il gusto.

Abbiamo scelto di dedicarci a piccole produzioni di eccellenza perché richiedono uno sforzo contenuto. Non spediamo i nostri prodotti, se non eccezionalmente: crediamo nella relazione diretta e nei rapporti di fiducia tra chi coltiva e chi acquista i prodotti, fuori dalle logiche commerciali industriali.

Il filo conduttore della cucina mediterranea

Fra tradizione e innovazione, l’olio di oliva (quello buono!) è parte integrante della nostra storia alimentare.

Hai mai intinto un pezzo di pane nell’olio nuovo? E che dire della focaccia, o della farinata di ceci? Sono prodotti fantastici anche grazie all’olio: è così che raccontano la nostra cultura gastronomica cresciuta intorno alle coste del Mediterraneo.

L’olio è alla base della nostra cucina, come il burro e lo strutto lo sono di altre. Caratterizza così profondamente la nostra cultura alimentare che potremmo immaginarlo come il filo conduttore gastronomico di tutto il bacino del mediterraneo.

Usare l’olio è così naturale e indispensabile che a volte non lo si porta in tavola solo per condire l’insalata, ma perché si possa aggiungere anche alle altre pietanze, così da conferire nuovo gusto.

L'olio Extravergine di Taggiasca

Furono i monaci Benedettini a portare la coltura dell’olivo nel Ponente ligure a partire dal XIII secolo. Nella zona da Albenga a Ventimiglia, in particolare, si diffuse una sola varietà di olivo: la Taggiasca..

La nostra azienda produce olio grazie ai 400 alberi presenti sui suoi terreni. Una piccola produzione, ma curata.

Solitamente la raccolta avviene in un periodo compreso tra fine ottobre e metà novembre quando il frutto è maturo e si trova in quella particolare condizione detta invaitura, cioè il passaggio dal colore verde del frutto acerbo a quello viola-nero che segna la maturazione.

Il risultato di un anno di lavoro è un olio extravergine di oliva delicato, caratterizzato da un bouquet dal fruttato leggero, leggerissimamente amaro e con sentore di mandorla e pinoli.

Come usarlo? Su piatti di pesce è il massimo, ma è adatto anche a insalate e a tutte quelle preparazioni tipiche della cucina mediterranea che richiedono un condimento leggero, discreto e capace di non prevaricare sui gusti.

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